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Sono passati 50 anni e la bellezza de “Il Gattopardo” rimane intatta. Cinquanta anni dopo, una copia autentica dell'originale manoscritto e del dattiloscritto del Principe, è stato donato da Gioacchino Lanza Tomasi, ed esposto nelle sale del nuovo museo gattopardiano di Santa Margherita di Belìce. Sono quelle pagine il vero punto di attrazione di tutto il Parco del Gattopardo che ospita già un piccolo museo delle cere dove è rappresentata una scena del “Gattopardo” viscontiano. Ma ai visitatori non mancheranno le attrattive. Tutto il museo infatti, ruota attorno alla figura ed alle opere di Tomasi di Lampedusa. All'interno di teche sono esposte le lettere, gli appunti, la documentazione e le foto d'epoca dello scrittore, postazioni multimediali fanno rivivere i saggi critici e i film dedicati all'opera, si potranno vedere e ascoltare le interviste a Claudia Cardinale e Alain Delon, indimenticabili interpreti del film di Luchino Visconti, così come lo stesso manoscritto, la sua stesura, le correzioni apportate. Pagina dopo pagina, bozze e correzioni, fino alla stesura finale. Insomma, entrare nel museo sarà come fare un tuffo nel passato, ritornare negli anni '50, rivivere quei tempi e tuffarsi nell'atmosfera che portò lo scrittore a scrivere il suo capolavoro.
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